Medicazioni e Disinfettanti
Betadine 10% soluzione cutanea 10 flaconcini monouso da 10ml
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Marca:
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Disponibilità:Su prenotazione
Generalmente Spedito entro 2/3 giorni -
Codice023907239
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€ 11,00
Betadine soluzione cutanea è utile per la disinfezione e pulizia della cute lesa (ferite, piaghe ecc.) è un antisettico e disinfettante, derivato dello iodio.
PRINCIPI ATTIVI:
100 ml contengono: iodopovidone ( al 10% di iodio) 10 g.
ECCIPIENTI:
glicerolo, macrogol laurilete re, sodio fosfato bibasico biidrato, acido citrico monoidrato, sodio i drossido, acqua depurata.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Ipertiroidismo.
Non usare in bambini di età inferiore ai sei mesi .
POSOLOGIA:
Si applica 2 volte al giorno direttamente su piccole ferite ed infezioni cutanee.
Una quantità' di 5 ml di soluzione (contenente 50 mg di io dio) e' sufficiente a trattare un'area di circa 15 cm di lato.
Per antisepsi cutanea: applicare uno strato protettivo della soluzione di col ore marrone fino ad ottenere una colorazione di intensità media: si forma una pellicola superficiale che non macchia.
CONSERVAZIONE:
Betadine 10% soluzione cutanea: conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.
AVVERTENZE:
Non usare per trattamenti prolungati.
Particolare cautela va usata in pazienti con preesistente insufficienza renale che necessitino di regolari applicazioni di questo farmaco su cute lesa.
Solo per uso esterno .
L'uso specie se prolungato può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
In tal caso interrompere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche.
I pazienti con gozzo, noduli tiroidei o altre patologie tiroidee acute e non acute sono a rischio di sviluppare iperfunzione tiroidea (ipertiroidismo) a seguito di somministrazione di grandi quantità di iodio.
In questa popolazione di pazienti, la soluzione di iodopovidone non dovrebbe essere impiegata per un periodo di tempo prolungato e su estese superfici corporee se non strettamente indicato.
Anche dopo la fine del trattamento bisogna ricercare i precoci sintomi di possibile ipertiroidismo e, se necessario, bisogna monitorare la funzione tiroidea.
Non usare almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia o dopo scintigrafia con iodio radioattivo oppure nel trattamento con iodio radioattivo del carcinoma tiroideo.
La popolazione pediatrica ha maggior rischio di sviluppare ipotiroidismo a seguito di applicazioni di dosi elevate di iodio.
A causa della permeabilità del la cute e della loro elevata sensibilità allo iodio, l'uso di iodopovidone deve essere ridotto al minimo indispensabile nei bambini.
Può essere necessario un controllo della funzione tiroidea del bambino (ad esempio livelli di T4 e TSH).
Qualsiasi ingestione orale di iodopovidone da parte del bambino deve essere evitata.
In età pediatrica usare solo sotto stretto controllo e nei casi di effettiva necessità.
L'ingestione o l'inalazione accidentale di alcuni disinfettanti puo' avere conseguenze gravi talvolta fatali.
Evitare il contatto con gli occhi.
INTERAZIONI:
Evitare l'uso contemporaneo di altri antisettici e detergenti.
Il complesso polivinilpirrolidone-iodio e' efficace a valori di pH compresi tra 2.0 e 7.0.
E' possibile che il complesso reagisca con le proteine o altri composti organici insaturi, e che questo determini una riduzione della sua efficacia.
L'uso concomitante di preparati con componenti enzimatiche per il trattamento di ferite determina un indebolimento de gli effetti di entrambe le sostanze.
Lo iodopovidone non deve essere usato contemporaneamente a prodotti contenti sali di mercurio o compost i del benzoino, carbonati, acido tannico, alcali, perossido d'idrogeno, taurolidina e argento.
L'uso di prodotti contenenti iodopovidone in concomitanza con altri antisettici contenenti octedina nelle stesse se di o in sedi adiacenti può provocare una momentanea colorazione scura delle aree interessate.
L'effetto ossidativo delle preparazioni a base di iodopovidone può causare risultati falsi positivi di alcuni esami diagnostici di laboratorio (ad esempio test con toluidina o gomma di guaiaco per la determinazione dell'emoglobina o del glucosio nelle fe ci o nelle urine).
Evitare l'uso abituale in pazienti in trattamento contemporaneo con litio.
L'assorbimento dello iodio dalla soluzione di iodopovidone può ridurre la captazione tiroidea dello iodio.
Ciò può interferire con diversi esami (scintigrafia della tiroide, determina zione delle proteine leganti lo iodio, diagnostica con iodio radioatti vo) e può rendere impossibile un trattamento pianificato della tiroide con iodio (terapia con iodio radioattivo).
Dopo la fine del trattamento, prima di eseguire una nuova scintigrafia e' necessario che trascorra un adeguato periodo di tempo.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti indesiderati sono classificati in base alla loro frequenza : molto comune (>= 1/10); comune (> 1/100 a < 1/10); non comune (>= 1/ 1.000 a < 1/100); raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.0 00); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei da ti disponibili).
Disturbi del Sistema immunitario.
Raro: Ipersensibilità; molto raro: Reazione anafilattica.
Patologie endocrine.
Molto raro: Ipertiroidismo (talvolta con sintomi come tachicardia o agitazione) ; non nota: ipotiroidismo.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione .
Non nota: squilibrio elettrolitico, acidosi metabolica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.
Raro: dermatite da contatto (con sintomi come eritema, microvescicole e prurito); molto raro: angioedema; non nota: dermatite esfoliativa.
Patologie renali e urinarie.
Non nota: insufficienza renale acuta, osmolarità del sangue anormale.
In pazienti con storia di patologie della tiroide a seguito di elevata captazione di iodio, ad esempio dopo utilizzo a lungo termine di soluzione di iodopovidone per il trattamento di ferite e ustioni su aree cutanee estese.
Può verificarsi a seguito della captazione di elevate quantità di iodopovidone (ad esempio nel trattamento di ustioni).
Ipotiroidismo a seguito di uso prolungato o esteso di iodopovidone Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e ' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Durante la gravidanza e l'allattamento, la soluzione di iodopovidone deve essere utilizzata solo se strettamente necessaria e alla minima do se possibile, a causa della capacità dello iodio di attraversare la placenta e di essere secreto nel latte materno e per l'elevata sensibilità del feto e del neonato allo iodio.
Lo iodio, inoltre, si concentra maggiormente nel latte materno rispetto al siero, pertanto può causare ipotiroidismo transitorio con aumento del TSH (ormone stimolante la tiroide) nel feto o nel neonato.
Formato
Confezione da 10 flaconcini monouso da 10ml